• Che cos’è il colostro?

    Durante la gravidanza e nei primi giorni di allattamento, il seno produce il colostro.

    Il colostro è un latte speciale, denso e appiccicoso e il suo colore varia dal giallino all’arancio. È povero di grassi e ricco di carboidrati, proteine e anticorpi per aiutare tuo figlio a mantenersi sano. È estremamente facile da digerire e dunque è perfetto come primo alimento del neonato.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • Che cosa succede al seno in gravidanza?

    Durante la gravidanza l’aumento degli estrogeni stimola il sistema dei dotti a svilupparsi e specializzarsi, il progesterone influenza l’aumento delle dimensioni degli alveoli e dei lobi del seno, e l’ormone lattogeno placentare (HPL, dall'inglese Human Placental Lactogen) rilasciato dalla placenta, è responsabile delle modificazioni di seno, capezzolo e dell’areola che si espandono insieme ai tessuti fibroso e adiposo di sostegno, prima del parto. La prolattina e altri ormoni contribuiscono allo sviluppo dei tessuti mammari.

    La produzione di latte si avvia circa 12 settimane prima del parto, quando negli alveoli inizia ad essere prodotto il colostro.

    Puoi approfondire tutti gli aspetti dell’anatomia del seno al lavoro in questo articolo Anatomia di un seno al lavoro.

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  • Come avviene la produzione di latte?

    Durante la gravidanza e nei primi giorni dopo il parto, la produzione è guidata da un processo bilanciato di ormoni, inizia con la produzione del colostro verso la fine della gravidanza, per arrivare ad un veloce aumento della quantità di latte intorno alle 30/40 ore dopo il parto.

    Dopo qualche giorno, il processo diviene “meccanico” e guidato dal bambino, che da quel momento diventa il protagonista del meccanismo di domanda/offerta.

    Il seno produce latte in base a quanto e a quanto spesso viene svuotato. Poppate più frequenti stimolano una maggior velocità di produzione (è come se i seni pensassero “Ehi, qui ciucciano in continuazione, serve più latte!”), poppate più distanziate la rallentano.

    In altre parole, un seno vuoto (o semi-vuoto, perché in realtà il latte viene prodotto continuamente quindi non sarà mai del tutto vuoto) produce latte più velocemente di un seno pieno.

    Questo ruolo di “indicatore della velocità a cui produrre” è svolto dal FIL (Feedback Inhibitor of Lactation – Fattore di inibizione della lattazione), una piccola proteina contenuta nel siero del latte: la quantità di FIL indica al seno quanto latte produrre: quando c’è molto latte nel seno, il FIL inibisce, od ostacola, gli alveoli dal produrne di più. Quando il latte viene rimosso dal seno – e il FIL non è là a fermare la produzione di latte – gli alveoli si danno da fare e producono più latte. Questo è il motivo per cui è importante offrire il seno spesso e incoraggiare il bambino a svuotare il seno il più possibile ai fini di un'ottimale produzione di latte.

    Puoi approfondire tutti gli aspetti dell’anatomia del seno al lavoro in questo articolo Anatomia di un seno al lavoro.

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  • Da che cosa è formato il colostro?

    Il colostro fornisce non solo un nutrimento perfetto su misura per i bisogni del neonato ma anche una grande quantità di cellule vive che proteggono il bambino da molti agenti nocivi. La concentrazione di fattori immunitari è molto più alta nel colostro che nel latte maturo.

    Il colostro è una formidabile difesa naturale. Contiene notevoli quantità di un anticorpo chiamato immunoglobulina secretoria A (IgA) che è una sostanza nuova per il neonato. Prima di nascere il bambino ha ricevuto i benefici di un altro anticorpo, chiamato IgG, attraverso la placenta. Mentre l’IgG operava attraverso il sistema circolatorio del bambino, l’IgA lo protegge nelle parti del suo corpo più soggette all’attacco dei germi, come le mucose di gola, polmoni e intestino. In particolare, il colostro svolge un ruolo molto importante nel tratto gastrointestinale: gli intestini di un neonato sono molto permeabili. Il colostro ne sigilla i pori distribuendosi, come una vernice, lungo il rivestimento gastrointestinale e formando una barriera che previene al massimo la penetrazione di sostanze estranee e di conseguenza l’eventuale sensibilizzazione del bambino agli alimenti consumati dalla madre.

    Il colostro contiene anche un’alta concentrazione di leucociti, ossia i globuli bianchi che distruggono batteri e virus che causano malattie.

    Per tutti questi motivi è un alimento veramente importante per il neonato, a maggior ragione per un bambino prematuro che ha un grande bisogno di protezione immunitaria.

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  • Ho poco colostro, è normale?

    Questo primo latte è scarso in quantità (misurabile in cucchiaini piuttosto che in decine di ml) ma di elevato contenuto nutrizionale.

    Le mamme spesso si preoccupano quando viene loro detto che nei primi giorni dopo il parto producono “solo” piccole quantità di colostro; si chiedono: “Sarà sufficiente per il bambino?”. La risposta più diretta a questa domanda è che il colostro è l’unico alimento di cui un bambino sano e nato a termine abbia davvero bisogno.

     

  • Il bambino deve seguire orari precisi?

    Prima dell'arrivo del bambino, l'andamento delle tue giornate era prevedibile e controllabile.

    Da quando la famiglia si è arricchita di un nuovo componente, è cambiato tutto. Molto probabilmente, i ritmi del bambino sono molto diversi da come te li aspettavi. Forse non avevi previsto che ogni bambino è diverso e che ci sono bimbi sani e nati a termine che hanno bisogno di poppare ogni ora mentre altri bimbi crescono benissimo poppando ogni quattro ore. Inoltre, la frequenza delle poppate cambia da bambino a bambino e di giorno in giorno: la vita con un neonato è tutt'altro che prevedibile. Avere strumenti che aiutano ad affrontare le sfide poste dall'arrivo del neonato può rendere meno stressanti i primi giorni.

    Ecco alcune idee:

    • Se pensi che una routine preordinata possa servirti a dormire più a lungo, leggi le sezioni dedicate al sonno dei bambini, o acquista il nostro libro "Sogni d'oro", dove troverai anche altre fonti di informazione utili.

    • Se amici o parenti in buona fede ti fanno pressioni per imporre al bambino una serie di regole, valuta se effettivamente questo vada incontro alle sue necessità o risponda alle aspettative degli adulti.

    • Oltre agli amici e ai parenti, potresti imbatterti in metodi educativi che impongono regole molto precise ai bambini al di sotto dell'anno. Come vedrai più avanti, limitare l'accesso al seno in termini di durata e frequenza delle poppate può essere pericoloso per il neonato.

    Molte mamme non sanno che il latte materno viene digerito molto rapidamente. Invece di guardare l'orologio, la mamma dovrebbe osservare il suo bambino per capire se ha fame, cercando segni quali il riflesso di ricerca (o di "rooting"), se si morde o si succhia le manine o le dita oppure piange. Inoltre è bene sapere che il pianto è un segno TARDIVO di fame.

    Un bambino sano, nato a termine, di solito ha bisogno di poppare ogni 2-3 ore, ossia 8-12 volte nell’arco delle 24 ore. Non bisognerebbe lasciare che un neonato superi l'intervallo delle 3 ore, per due ragioni:

    1) per assicurarsi che il bambino mangi abbastanza e non rischi di disidratarsi

    2) perché il seno sia stimolato a produrre latte a sufficienza.

    Nelle prime settimane i bambini hanno bisogno di poppare dalle 10 alle 12 volte al giorno: le poppate si diraderanno gradualmente man mano che crescono e aumenta la capacità del loro stomaco, anche se ci saranno sempre dei periodi in cui la frequenza potrà nuovamente aumentare. Imponendo a un bambino di meno di sei settimane degli orari che gli impediscano forzatamente di nutrirsi al seno almeno ogni 2-3 ore (o persino più spesso durante gli "scatti di crescita") si può correre il rischio di limitare il suo accrescimento di peso. Recenti ricerche hanno dimostrato che limitando la durata delle poppate e riducendone la frequenza non solo si corre il rischio di ridurre la produzione di latte, ma anche di limitarne il contenuto di grassi. L'allattamento a richiesta è quindi il metodo migliore per garantire che la crescita del tuo bambino.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • Il colore del latte

    il colore del latte 3

     

     

    Il latte umano è disponibile in una grande varietà di colori. Normalmente, allattando non ce ne accorgiamo, ma tirandoti il latte potresti notare molte variazioni di colore. Mentre la formula ha sempre lo stesso aspetto, la composizione e l’aspetto del latte umano cambiano durante il giorno e persino durante la stessa sessione di estrazione o la stessa poppata.

    Il latte materno può essere bianco, giallo, trasparente o avere una sfumatura bluastra. Gli ingredienti in molti cibi e bevande che ingerisci possono colorare anche il tuo latte in vari modi. Qui di seguito alcune possibili variazioni:

    • Le diete ricche di purea o passato di verdure dal colore giallo-arancio (patate, zucchine, carote, ecc.) portano ad alti livelli di carotene nel latte, e possono dare una colorazione giallao arancio. Il carotene è completamente innocuo per i bambini. Qui ulteriori informazioni: https://www.llli.org/breastfeeding-info/carotenemia/
    • I coloranti alimentari utilizzati nelle bibite gassate, nelle bevande alla frutta e nei dessert di gelatina sono stati associati a una colorazione del latte rosao arancione rosato.
    • Il colore verdognoloè stato collegato al consumo di bevande utilizzate dagli sportivi di colore verde, di alghe, erbe o grandi quantità di verdure verdi (come gli spinaci).
    • Il latte congelato può sembrare giallastro.
    • Il latte marronepuò essere causato dalla “sindrome del tubo arrugginito”, una sorta di “rodaggio” dei dotti. Durante la gravidanza e nei primi giorni dopo il parto, i dotti e le cellule che producono il latte crescono e si espandono, nel seno c’è un maggior afflusso di sangue, che talvolta passa nei dotti dando una colorazione marrone o color ruggine al latte (come l’acqua da un tubo arrugginito, da cui il nome). Dopo alcuni giorni questa colorazione dovrebbe sparire; in questo periodo è possibile continuare ad allattare.
    • Il latte rosatopuò indicare la presenza di sangue nel latte. Questo potrebbe accadere in caso di ragadi sui capezzoli. Se le ragadi sono la causa del sangue nel latte, contatta una Consulente de La Leche League per suggerimenti sulla guarigione dei capezzoli: puoi trovare i contatti delle Consulenti cliccando qui

      Vedere sangue nel latte può preoccuparti, tuttavia non è dannoso per i bambini, e anche se capita si può continuare ad allattare: nella maggior parte dei casi il problema si risolverà nel giro di pochi giorni. Se non si risolve, o se sei preoccupata, consulta il tuo medico. 

    • Potresti vedere del sangue nel rigurgito o nella cacca del tuo bambino – e questo può spaventarti – tuttavia di solito non è il sangue del tuo bambino ma arriva dal tuo latte. Se sei preoccupata per la presenza di sangue nel rigurgito o nella cacca del tuo bambino, contatta il tuo medico.

    A volte il sangue nel latte materno è causato da uno dei seguenti motivi:

    • Mastite: un’infezione del seno che può causare una secrezione sanguinolenta dal capezzolo (per approfondimenti sulla mastite clicca qui)
    • Papillomi: piccole escrescenze nei condotti del latte che non sono dannose, ma possono causare la perdita di sangue nel latte.
    • Cancro al seno: nella stragrande maggioranza dei casi, il sangue nel latte materno non indica un problema. Tuttavia, alcune forme di cancro al seno possono causare perdite di sangue dai capezzoli. Se sei preoccupata contatta il tuo medico.

     

    • Il latte materno può anche diventare rosa1 se è presente un batterio chiamato Serratia marcescens, sebbene si tratti di un caso veramente raro; questi batteri possono essere estremamente dannosi per i neonati. L’American Journal of Perinatology afferma che “Sebbene il numero effettivo di organismi escreti nel latte sia sconosciuto, è improbabile che un bambino che prende il latte direttamente dal seno di sua madre possa ingerire abbastanza organismi patogeni da ammalarsi. Tuttavia, una scorretta conservazione del latte può consentire a organismi/agenti patogeni di moltiplicarsi fino a livelli sufficienti a causare malattie, specialmente nei bambini a più alto rischio di infezione, come quelli nati pretermine. (…) Anche se non ci sono raccomandazioni chiare per le donne con colonizzazione di S. marcescens, a causa dell’alto rischio di sepsi associato a questo batterio, è altamente raccomandato il trattamento con antibiotici" e prosegue "il ritorno all’allattamento è sicuro quando le colture della madre e del bambino risultano negative”2. Uno studio più recente su Breastfeeding Medicine3 ha concluso che le madri possono continuare ad allattare se non ci sono sintomi generali che possano far pensare a problemi legati alla Smarcescens.

     

    Il tuo medico sarà in grado di darti sostegno durante il trattamento; una Consulente de La Leche League può aiutarti con informazioni su come mantenere la tua produzione di latte se avessi bisogno di interrompere temporaneamente l’allattamento.

    Leggi l’articolo originale qui: https://www.llli.org/breastfeeding-info/color-of-milk


     

    1In questo caso si tratta di latte estratto che inizialmente è bianco, il cui colore cambia e diventa rosa dopo un po’ di tempo dall’estrazione. Oltre al trattamento con antibiotici sarà necessario sterilizzare accuratamente tutte le parti del tiralatte e dei contenitori adibiti alla conservazione del latte estratto, dove molto spesso avviene la proliferazione di questo batterio. Per maggiori informazioni  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4239145/;

    2 Cipatli Ayuzo del Valle, MD and Emilio Treviño Salinas, MD, PhD, AJP Rep. v4(2) 2014. Pink Breast Milk: Serratia marcescens Colonization https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4239145/;

    Quinn, Laura, Melody Ailsworth, Elizabeth Matthews, Ann Kellams, and Debbie-Ann Shirley. "Serratia marcescens Colonization Causing Pink Breast Milk and Pink Diapers: A Case Report and Literature Review." Breastfeeding Medicine (0001): 1-1. https://www.liebertpub.com/doi/10.1089/bfm.2018.0002

     

    il colore del latte 3

  • Il colostro può bastare a soddisfare il mio bambino?

    La capacità dello stomaco di un bambino nel primo giorno di vita equivale a circa 5-7 ml (per avere un’idea, pensa alle dimensioni di una biglia). I ricercatori hanno anche scoperto che lo stomaco di un bambino nel primo giorno di vita non è in grado di dilatarsi oltre, quindi il più delle volte il latte in eccesso viene espulso (rigurgitato). Il tuo colostro viene quindi prodotto nella giusta quantità per le prime poppate del bambino!

    Verso il terzo giorno di vita, la capacità dello stomaco del neonato aumenta, raggiungendo 1,8 – 2,5 grammi, circa il doppio di una biglia comune. Poppate brevi e frequenti assicureranno al bambino tutto il nutrimento necessario.

    Intorno al settimo giorno di vita, la capacità dello stomaco del neonato passa a 3,7 - 5 g, raggiungendo le dimensioni di una pallina da ping-pong.

    Oltre ad assicurargli il nutrimento necessario, poppate frequenti stimoleranno una produzione di latte adeguata alle sue esigenze.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • In quale momento il colostro diventerà latte a tutti gli effetti?

    Entro le prime due settimane successive al parto, il colostro si trasforma gradualmente in latte maturo. In questa fase di transizione, la concentrazione di anticorpi nel latte diminuisce ma parallelamente il bambino prenderà sempre più latte, quindi la protezione è sempre molto alta. Le proprietà immunitarie del latte materno non scompaiono con il colostro: finché il bambino riceverà il tuo latte, riceverà anche protezioni immunitarie contro un gran numero di virus e batteri.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • L'importanza del controllo quantitativo delle evacuazioni del neonato

     

  • Perché è importante dare il colostro al bambino?

    Se il bambino è allattato il più spesso e il più presto possibile appena dopo il parto, il tuo seno, che all’inizio produce soltanto colostro, in seguito alla stimolazione comincerà a produrre latte maturo verso il terzo o quarto giorno dopo il parto (talvolta anche dopo). Gradualmente la quantità di latte prodotta aumenterà, il latte comincerà ad apparire più liquido e di colore più chiaro (più opaco). In questi primissimi giorni è estremamente importante allattare il neonato almeno 8-12 volte nelle 24 ore (più spesso è anche meglio), per consentire al bambino di ricevere tutti i benefici del colostro e di stimolare presto la produzione di un’abbondante quantità di latte maturo.

    L’allattamento frequente, inoltre, previene l’ingorgo o ne diminuisce l’intensità.

    Non meno importante, il colostro ha un effetto lassativo sul bambino: aiutandolo ad eliminare le prime feci, contribuisce all’espulsione dell’eccesso di bilirubina e aiuta a prevenire l’ittero.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

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