• Che cos'è la compressione del seno? A che cosa serve?

    La compressione del seno è una tecnica che serve a mantenere il bambino attivo al seno e a fargli assumere più latte.

    Per prima cosa impara a riconoscere quando il bambino sta “bevendo” bene e prendendo latte: la sua suzione mostra una sequenza “apri-pausa-chiudi”. Noterai anche movimenti vicino all’orecchio e alla tempia di tuo figlio.

    Quando tuo figlio sta poppando attivamente, non è infatti necessario comprimere il seno.

    Quando invece smette di poppare attivamente, e “ciuccetta” (la bocca si muove ma senza movimenti verso le tempie e le orecchie), comincia la compressione del seno.

    Sorreggi il seno con una mano, il più possibile accostata alla cassa toracica, il pollice da un lato e le altre dita dall’altro lato del seno, in modo da averne una buona porzione nella mano. Poi schiaccia il seno fra il pollice e le altre dita, comprimendolo. Quest’azione dev’essere fatta con decisione, ma non così forte da far male.

    Il bambino ricomincia a poppare attivamente (suzione a bocca aperta-pausa-chiusa). A quel punto, puoi mantenere la compressione, finché tuo figlio non ricomincerà a “ciuccettare” invece di “bere”. Non interrompere la compressione durante la suzione attiva; quando si mette solo a “ciuccettare”, allora puoi rilasciare la mano, per non stancarla, e per permettere al latte di fluire ancora da altre zone del seno.

    Quando si rilascia la pressione, alcuni bambini smettono di succhiare. Se il bambino non riprende a poppare attivamente entro dieci secondi circa, comprimi di nuovo il seno.

    Ogni volta che comprimi il seno, sposta leggermente la mano in un'altra posizione, in modo da comprimere ogni volta zone differenti del seno.

    Se inizialmente la compressione non dà risultati, questo non significa che tu debba immediatamente cambiare seno. Ma via via che il bambino poppa sempre più tempo a un seno, la compressione funzionerà sempre meno, e il flusso del latte rallenterà; e i bambini rispondono al flusso di latte.

    Se la compressione non ha più effetto e tuo figlio si sta addormentando o cominciando a irritarsi per la lentezza del flusso, prova a staccarlo dal seno e offrirgli l’altro lato. Potrai poi ripetere il ciclo, da un seno all’altro, tutte le volte che occorre, finché la compressione non riesca più a mantenere il bambino attivo.

    Prova a sperimentare. Sebbene questa tecnica funzioni bene con molte madri, metti in atto qualunque variazione che funzioni bene per te. Finché comprimere il seno non è fastidioso per te, e il bambino assume latte, allora significa che la tecnica sta funzionando.

    (adattato da “Allattamento al seno – Il libro delle Risposte”, vol. 1 p. 163)

     

     Guarda il video 1E sulla compressione - clicca qui

     

    Puoi approfondire ulteriormente questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • Trattamenti per il frenulo corto

    Che cosa si può fare?


    La Frenotomia – recidere il frenulo – può migliorare enormemente il comfort e l’efficacia della suzione al seno sia per la madre sia per il bambino. La recisione del frenulo è una procedura semplice e veloce. Per un bambino di età inferiore ai sei mesi potrebbe non essere nemmeno necessario l’uso di anestetico.

    Ci sono operatori sanitari che hanno una formazione specifica per effettuare una frenotomia. Affinché il trattamento venga effettuato potrebbe essere necessario il referto di un medico, del pediatra o di un altro operatore sanitario. Le conoscenze riguardo l’anchiloglossia e di come essa possa influenzare l’allattamento variano, quindi può valere la pena insistere e cercare un’altra opinione. Una visita privata può essere un’opzione da valutare.

    E in attesa di una diagnosi?
    A volte un frenulo corto molto sottile si rompe spontaneamente o può essere reso più elastico con un leggero massaggio del frenulo stesso. Quanto prima si recide il frenulo, tanto più facile è risolvere eventuali difficoltà di allattamento. Recidere il frenulo in un bambino di più di sei mesi è anche una procedura più complicata e può richiedere un’anestesia generale.

    Frenotomia: cosa succederà?
    Dopo la valutazione iniziale dell’operatore sanitario, il bambino viene fasciato e trattenuto (spesso da un assistente) in modo che rimanga fermo durante l’intervento, che richiede solo uno o due minuti. L’operatore sanitario solleva la lingua e divide il frenulo tagliandolo con un paio di forbici sterili con punta arrotondata o cauterizzandolo con il laser.

    Fa male?
    Per un bambino molto piccolo potrebbe non servire l’anestetico, perché la recisione del frenulo è poco o per nulla dolorosa. Alcuni bambini protestano più per la fasciatura che per il trattamento. Altri dormono durante tutta la procedura! Ti sarà chiesto di allattare il tuo bambino non appena l’intervento sarà terminato, in modo da offrirgli conforto, pulire la ferita e fargli muovere la lingua il più presto possibile. L’interno della bocca del bambino guarisce molto rapidamente. Di solito l’unico trattamento necessario è l’allattamento, che servirà a mantenere la ferita pulita e a far muovere il più possibile la lingua del bambino. A seconda dei casi, alcuni operatori potrebbero suggerire un’apposita ginnastica.

    Se le cose non si risolvono
    Nella maggior parte dei casi una madre nota un miglioramento istantaneo durante l’allattamento. A volte invece ci vogliono una o due settimane perché il bambino si adatti e riesca ad usare al meglio la lingua. Un bambino più grande può avere difficoltà ad adattarsi e possono essere consigliati degli esercizi per la mobilità della lingua. Occasionalmente il frenulo del bambino deve essere reciso una seconda volta, di solito perché la recisione non è stata abbastanza profonda la prima volta. Se sospetti che la procedura iniziale non abbia risolto i problemi di allattamento, puoi provare a chiedere un altro parere. Cerca di insistere affinché si trovi una soluzione. Se sono coinvolti diversi fattori, la soluzione del problema può richiedere tempo e competenza. Una Consulente de La Leche League può suggerirti ulteriori percorsi da esplorare e fornirti un sostegno continuo.

     

    CAPEZZOLI DOLORANTI

    L’uso di diverse posizioni di allattamento può aiutare, se la poppata è dolorosa. Utilizza la posizione che trovi più comoda finché i capezzoli non guariscono. Controlla l’attacco del tuo bambino durante tutta la poppata – se il capezzolo scivola in avanti, può causarti dolore. La posizione semisdraiata (a stile libero)  o un sostegno supplementare per le braccia ti possono essere d’aiuto.

    Chiedi alla Consulente de La Leche League informazioni sulla compressione del seno, che può aiutare ad aumentare il flusso e quindi a far ricevere più latte al tuo bambino. Un aumento del flusso di latte può anche aiutarlo a poppare in maniera più efficace.

    La spremitura manuale può aiutarti a stimolare il flusso di latte prima della poppata. Puoi anche iniziare dal lato per te meno doloroso, cambiando lato una volta che il flusso diminuisce. Il dolore può ridurre il flusso del latte, causando ingorghi e mastite. Chiedi al tuo medico, o al pediatra che tipo di antidolorifico puoi utilizzare. Puoi controllare assieme loro le schede preparate dal Centro Antiveleni di Bergamo sulla compatibilità dei farmaci antidolorifici qui.

    L’applicazione di calore e l’uso di massaggi delicati e di esercizi di rilassamento poco prima delle poppate possono aiutare a far fluire il latte.

     

    GUARIGIONE DELLA FERITA IN AMBIENTE UMIDO

    Quando il problema di base viene corretto, la guarigione delle ferite dei capezzoli in ambiente umido può aiutarti a guarire senza la formazione delle croste. Dopo ogni poppata, spalma delle gocce del tuo latte sul seno e lasciale asciugare; poi applica un leggero strato di lanolina purificata ad ogni capezzolo, tamponando piuttosto che strofinando. Ti potrebbe essere utile applicare anche dei copri-capezzoli di idrogel senza supporto in tessuto.

    Esce sangue dalle ragadi?
    Il sangue che fuoriesce dalle ragadi non è dannoso per il tuo bambino. Puoi continuare ad allattare mentre cerchi di migliorare il posizionamento e l’attacco.

    Se la guarigione è lenta
    Una volta che il tuo bambino inizia ad attaccarsi bene, dovresti sentirti più a tuo agio e notare segni di guarigione in pochi giorni, a volte in pochissime ore. In caso contrario, chiedi il parere di un operatore sanitario di tua fiducia: a volte un’infezione batterica o fungina può impedire la guarigione. Il dolore continuo potrebbe essere un segno che è necessario il trattamento (o un ulteriore trattamento) del frenulo del tuo bambino.

     

    CERCA SOSTEGNO

    Questo è un momento in cui il sostegno di altre madri del tuo gruppo locale de La Leche League può essere prezioso.
    Puoi trovare il gruppo de La Leche League più vicino qui.

    Questo post è stato originariamente pubblicato sul sito web de La Leche League GB, e viene adattato alla realtà italiana e pubblicato con il permesso del Settore Pubblicazioni de La Leche League GB.