• Che cosa deve fare la mamma che si tira il latte e che vuole conservarlo e trasportarlo per il suo bambino ricoverato in TIN?

    Non granché di diverso da quello che deve fare la mamma di un bambino nato a termine che voglia lasciare una dose di latte di scorta.   Le linee guida dell’AIBLUD, (Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato), che trovate al link www.aiblud.com/wp-content/uploads/2016/10/blud.pdf, prescrivono ovviamente di lavarsi le mani accuratamente prima di tirare il latte, lavando con acqua calda e sapone e risciacquando bene tutto ciò che si adopera per l’estrazione. Aggiungono di lavare il seno con semplice acqua corrente o con una garza sterile imbevuta d’acqua.

    Per tirarsi il latte, la mamma può utilizzare la spremitura manuale, il tiralatte manuale o quello elettrico. Tante mamme hanno trovato magico tirarsi il latte guardando un’immagine del loro bambino o tenendo davanti a sé un suo piccolo indumento. Funziona!

    Per la raccolta del latte si possono usare sia contenitori di vetro sia di plastica rigida, ma non i sacchetti morbidi in polietilene (che riducono alcune componenti del latte umano e si rompono facilmente). Quando poi la raccolta del latte è terminata, il contenitore sterile deve essere messo subito sotto l’acqua corrente per raffreddare il latte, dopo di che può essere messo in frigorifero - se verrà trasportato all’ospedale entro la giornata - oppure in freezer. Al latte conservato in frigo può esser aggiunto altro latte tirato in un altro momento purché siano alla stessa temperatura (non unire mai latte appena tirato con latte già freddo) e il contenitore va posto nella parte più fredda del frigorifero, cioè lontano dallo sportello. 

    Fate dosi piccole, i primi tempi, il vostro bambino piccino ha uno stomaco proporzionato alle sue misure. Il latte va messo in freezer non oltre le 24 ore dalla prima estrazione, e poiché aumenta di volume, non bisogna riempire troppo i contenitori, lasciando sempre almeno un quarto di spazio vuoto. I contenitori dovrebbero essere messi a loro volta in contenitori più grandi che li tengano separati dagli altri alimenti.

    Per trasportare il latte da casa all’ospedale, infine, se il latte è congelato, non va usato ghiaccio comune ma borse termiche, ghiaccio secco o pacchetti refrigeranti. Il latte, infatti, congela a una temperatura inferiore a quella dell’acqua, e durante il trasporto il ghiaccio potrebbe far alzare la temperatura del latte congelato.  

    Detto tutto questo, il latte per un prematuro più è fresco meglio è.  Se ce n’è la possibilità, quindi, chiedete di tirarvi il latte in ospedale per darlo subito al vostro bambino.

    Ricordatevi sempre che ogni goccia conta! Anche un solo cucchiaino può fare la differenza.

     

    Puoi trovare la tabella dei tempi di conservazione del latte materno cliccando qui

     

  • Devo estrarre il latte per il mio bambino. Come si fa?

    Potresti aver bisogno di estrarre il latte per diversi motivi.

     

    Forse il tuo bambino è nato prima del termine, o per qualche motivo non riesce a prendere ancora il latte direttamente dal seno, oppure gli devi dare un’aggiunta (che può essere tranquillamente del tuo latte 😊), o magari stai lavorando per aumentare la tua produzione o fare una scorta per quando sarai lontana da lui…

    Qualunque sia il tuo caso, può essere utile conoscere alcune strategie per riuscire a estrarre il latte in maniera efficace.

     

    Per estrarre il latte puoi scegliere di usare il tiralatte oppure la spremitura manuale. Vanno bene entrambi, scegli quello che funziona per te.

    Tieni presente che non tutte le donne si trovano a loro agio con il tiralatte, e il modo in cui il latte viene estratto è completamente diverso rispetto ad un bambino che poppa. Ci sono mamme che con il tiralatte sono riuscite a estrarre solo poche gocce, ma che hanno lo stesso allattato esclusivamente i loro bambini. La quantità raccolta con il tiralatte non è indice della quantità che si produce.

    Se quindi vuoi provare la spremitura manuale trovi qui il video 3A - Come spremere manualmente il latte dal seno.

    La spremitura manuale richiede un po’ di pratica, non scoraggiarti se ai primi tentativi non sei soddisfatta della quantità estratta.

    Oppure, non è detto che tu ti trovi a tuo agio con la spremitura manuale. Tante donne non hanno familiarità col proprio seno e possono sentirsi a disagio, preferendo il tiralatte. Se quindi preferisci provare con il tiralatte leggi le faq su come scegliere un tiralatte:

    www.lllitalia.org/estrarre-e-conservare-il-latte/lm-come-si-sceglie-un-tiralatte.html

    www.lllitalia.org/quale-tiralatte-mi-consigliate-elettrico-o-manuale.html

    Inoltre, trovi qui il video 3B - Ottenere il massimo dall'estrazione con il tiralatte.

     

    Quando devi estrarre il latte, puoi favorirne il riflesso di emissione con alcune strategie.

    * Prepara il “set” prima dell’estrazione del latte. Potrebbe aiutarti abbassare la luce, avere una sedia comoda, cercare un po’ di privacy e tanto calore. Immaginalo come un “appuntamento romantico”!

    * La magia del contatto. Un abbraccio, delle coccole o dei massaggi prima o durante l’estrazione possono aiutare il rilascio dell’ossitocina, l’ormone dell’amore che fa espellere il latte. Se non c’è nessuno a disposizione, prova ad avvolgerti una sciarpa o uno scialle attorno alle spalle e al petto – questa zona è coperta dai recettori dell’ossitocina, ecco perché un abbraccio dà così tanto conforto.

    * Concentrati sul tuo bambino. La vista, il suono, la presenza e il suo profumo aiutano il flusso degli ormoni. Qualcuno potrebbe aiutarti tenendo il bambino vicino al tuo viso, così potresti annusarlo e sentire il profumo dei suoi capelli mentre stai estraendo il latte. Se il tuo bambino non è con te, un suo vestitino, una sua foto, un suo video possono aiutarti a concentrare i tuoi pensieri su di lui.

    * Rilassamento profondo. Puoi provare a respirare profondamente, prima di iniziare ad estrarre il latte, visualizzare qualcosa di bello, un prato, dei fiori, il mare… qualunque cosa ti faccia sentire “bene”. Puoi anche provare ad ascoltare i tuoi brani preferiti di musica lenta o di rilassamento, se ne hai.

    * Visualizzazione. Alcune madri trovano utile coprire il contenitore dove si raccoglie il latte con una calza così non riescono a vedere quanto velocemente si stia riempiendo. Invece di concentrarti sul gocciolare lento del latte, pensa che il contenitore si stia riempiendo velocemente, pensa al tuo bambino che poppa il latte dal seno, o immagina una cascata, una fontana, dell’acqua che scorre!

    * Ridi! Ridere stimola il rilascio di ossitocina. Guarda un film divertente o trova on-line i video del tuo comico preferito. 

     

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

     

  • Il colore del latte

    il colore del latte 3

     

     

    Il latte umano è disponibile in una grande varietà di colori. Normalmente, allattando non ce ne accorgiamo, ma tirandoti il latte potresti notare molte variazioni di colore. Mentre la formula ha sempre lo stesso aspetto, la composizione e l’aspetto del latte umano cambiano durante il giorno e persino durante la stessa sessione di estrazione o la stessa poppata.

    Il latte materno può essere bianco, giallo, trasparente o avere una sfumatura bluastra. Gli ingredienti in molti cibi e bevande che ingerisci possono colorare anche il tuo latte in vari modi. Qui di seguito alcune possibili variazioni:

    • Le diete ricche di purea o passato di verdure dal colore giallo-arancio (patate, zucchine, carote, ecc.) portano ad alti livelli di carotene nel latte, e possono dare una colorazione giallao arancio. Il carotene è completamente innocuo per i bambini. Qui ulteriori informazioni: https://www.llli.org/breastfeeding-info/carotenemia/
    • I coloranti alimentari utilizzati nelle bibite gassate, nelle bevande alla frutta e nei dessert di gelatina sono stati associati a una colorazione del latte rosao arancione rosato.
    • Il colore verdognoloè stato collegato al consumo di bevande utilizzate dagli sportivi di colore verde, di alghe, erbe o grandi quantità di verdure verdi (come gli spinaci).
    • Il latte congelato può sembrare giallastro.
    • Il latte marronepuò essere causato dalla “sindrome del tubo arrugginito”, una sorta di “rodaggio” dei dotti. Durante la gravidanza e nei primi giorni dopo il parto, i dotti e le cellule che producono il latte crescono e si espandono, nel seno c’è un maggior afflusso di sangue, che talvolta passa nei dotti dando una colorazione marrone o color ruggine al latte (come l’acqua da un tubo arrugginito, da cui il nome). Dopo alcuni giorni questa colorazione dovrebbe sparire; in questo periodo è possibile continuare ad allattare.
    • Il latte rosatopuò indicare la presenza di sangue nel latte. Questo potrebbe accadere in caso di ragadi sui capezzoli. Se le ragadi sono la causa del sangue nel latte, contatta una Consulente de La Leche League per suggerimenti sulla guarigione dei capezzoli: puoi trovare i contatti delle Consulenti cliccando qui

      Vedere sangue nel latte può preoccuparti, tuttavia non è dannoso per i bambini, e anche se capita si può continuare ad allattare: nella maggior parte dei casi il problema si risolverà nel giro di pochi giorni. Se non si risolve, o se sei preoccupata, consulta il tuo medico. 

    • Potresti vedere del sangue nel rigurgito o nella cacca del tuo bambino – e questo può spaventarti – tuttavia di solito non è il sangue del tuo bambino ma arriva dal tuo latte. Se sei preoccupata per la presenza di sangue nel rigurgito o nella cacca del tuo bambino, contatta il tuo medico.

    A volte il sangue nel latte materno è causato da uno dei seguenti motivi:

    • Mastite: un’infezione del seno che può causare una secrezione sanguinolenta dal capezzolo (per approfondimenti sulla mastite clicca qui)
    • Papillomi: piccole escrescenze nei condotti del latte che non sono dannose, ma possono causare la perdita di sangue nel latte.
    • Cancro al seno: nella stragrande maggioranza dei casi, il sangue nel latte materno non indica un problema. Tuttavia, alcune forme di cancro al seno possono causare perdite di sangue dai capezzoli. Se sei preoccupata contatta il tuo medico.

     

    • Il latte materno può anche diventare rosa1 se è presente un batterio chiamato Serratia marcescens, sebbene si tratti di un caso veramente raro; questi batteri possono essere estremamente dannosi per i neonati. L’American Journal of Perinatology afferma che “Sebbene il numero effettivo di organismi escreti nel latte sia sconosciuto, è improbabile che un bambino che prende il latte direttamente dal seno di sua madre possa ingerire abbastanza organismi patogeni da ammalarsi. Tuttavia, una scorretta conservazione del latte può consentire a organismi/agenti patogeni di moltiplicarsi fino a livelli sufficienti a causare malattie, specialmente nei bambini a più alto rischio di infezione, come quelli nati pretermine. (…) Anche se non ci sono raccomandazioni chiare per le donne con colonizzazione di S. marcescens, a causa dell’alto rischio di sepsi associato a questo batterio, è altamente raccomandato il trattamento con antibiotici" e prosegue "il ritorno all’allattamento è sicuro quando le colture della madre e del bambino risultano negative”2. Uno studio più recente su Breastfeeding Medicine3 ha concluso che le madri possono continuare ad allattare se non ci sono sintomi generali che possano far pensare a problemi legati alla Smarcescens.

     

    Il tuo medico sarà in grado di darti sostegno durante il trattamento; una Consulente de La Leche League può aiutarti con informazioni su come mantenere la tua produzione di latte se avessi bisogno di interrompere temporaneamente l’allattamento.

    Leggi l’articolo originale qui: https://www.llli.org/breastfeeding-info/color-of-milk


     

    1In questo caso si tratta di latte estratto che inizialmente è bianco, il cui colore cambia e diventa rosa dopo un po’ di tempo dall’estrazione. Oltre al trattamento con antibiotici sarà necessario sterilizzare accuratamente tutte le parti del tiralatte e dei contenitori adibiti alla conservazione del latte estratto, dove molto spesso avviene la proliferazione di questo batterio. Per maggiori informazioni  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4239145/;

    2 Cipatli Ayuzo del Valle, MD and Emilio Treviño Salinas, MD, PhD, AJP Rep. v4(2) 2014. Pink Breast Milk: Serratia marcescens Colonization https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4239145/;

    Quinn, Laura, Melody Ailsworth, Elizabeth Matthews, Ann Kellams, and Debbie-Ann Shirley. "Serratia marcescens Colonization Causing Pink Breast Milk and Pink Diapers: A Case Report and Literature Review." Breastfeeding Medicine (0001): 1-1. https://www.liebertpub.com/doi/10.1089/bfm.2018.0002

     

    il colore del latte 3

  • Video

    ATTACCO E GESTIONE DELL'ALLATTAMENTO

     


    RISOLVERE IL DOLORE

     


    ESTRARRE IL LATTE


    METODI ALTERNATIVI DI ALIMENTAZIONE


    APPENA NATI

     


    INIZI SPECIALI - PREMATURI