Ansa e City travisano una ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità
e il panico corre fra i genitori che fanno dormire i figli nel lettone.
Peccato che nella ricerca dell'ISS di raccomandazioni in merito non vi sia traccia.
Nella notizia data, l’ANSA parla di "comportamenti sbagliati come far dormire i bimbi nel 'lettone'", mentre nello studio (http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=1153&tipo=6&lang=1) gli autori non esprimono valutazioni sul cosleeping (dormire insieme): una scelta assolutamente normale e preferita da un gran numero di genitori. Nello studio, inoltre, il cosleeping non è inteso necessariamente come tenere il bimbo nel lettone, ma è definito genericamente come “dormire nella stanza oppure nel letto dei genitori”. La notizia ANSA, fatto particolarmente grave, trasforma il cosleeping in una causa di disturbi del sonno, mentre i ricercatori non mettono mai in relazione il luogo in cui dormono i bambini con i problemi del sonno.
I media enfatizzano poi il fatto che i disturbi del sonno si possano correggere, in quanto non sarebbero una condizione dipendente dai geni; le conclusioni degli autori invece sono che i fattori ambientali hanno, sì, una notevole importanza, ma i fattori genetici influenzano i comportamenti notturni dei bambini per circa un terzo. Perciò gli interventi per modificare questi comportamenti (da parte dei genitori e dei pediatri) devono tenere conto di queste differenze individuali, ascoltare i bisogni del bambino e affrontare il problema in modo personalizzato. Queste riflessioni sull’approccio personalizzato sono riportate sia nell’abstract sia nelle conclusioni, ma il comunicato ANSA, e gli articoli che ne sono seguiti sulla stampa, non ne fanno cenno.
Le associazioni che affiancano i genitori protestano quindi per la grave superficialità del messaggio rilanciato dai media.
Auspichiamo che i ricercatori dell'ISS si facciano presto avanti con un chiarimento destinato al grande pubblico (anche ai giornalisti) che spieghi i veri risultati della ricerca. Ci rendiamo disponibili per inoltrare questo chiarimento a tutti i nostri aderenti ed ai nostri contatti. Infatti la nostra esperienza a fianco dei genitori ci dice che dormire nella stessa stanza o nello stesso letto con il proprio bambino adottando misure di sicurezza contribuisce al benessere della famiglia ed è un comportamento diffuso e normale, una risposta sana ai bisogni del bambino ed anche ai propri: molti genitori in questo modo sono felici e soprattutto dormono meglio e di più! Ricordiamo infine che dormire accanto al proprio bambino favorisce e protegge l’allattamento notturno, che gioca un ruolo fondamentale per la salute e la crescita del bambino anche dopo i primi mesi.
Contatti stampa
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