Caro Petrini,

Le scrive la CIANB, neonata “Coalizione italiana per l’alimentazione dei neonati e dei bambini”, fondata da 10 associazioni che si sono impegnate a promuovere e a monitorare azioni finalizzate a migliorare l’alimentazione dei bambini attraverso informazioni e formazione basate sulle evidenze scientifiche e indipendenti da interessi commerciali, attraverso il sostegno alle madri e alle famiglie e l’applicazione delle misure di protezione di una sana alimentazione, fin da piccoli.
I nostri sforzi sono rivolti soprattutto a proteggere il latte materno dal marketing delle multinazionali del baby food, che hanno ovviamente lo scopo di mantenere o aumentare i loro profitti. Noi pensiamo invece che il latte materno sia un bene comune da salvaguardare. È il primo cibo buono, giusto e pulito con cui l’essere umano entra in contatto quando viene al mondo, ed è anche l’unico cibo del pianeta a millimetri zero.
Dato che Slow Food partecipa a Expo 2015, e avendole sentito dire che “i protagonisti dell’evento dovranno essere i produttori del nostro cibo quotidiano”, vorremmo chiederle due cose.
1. Le saremmo molto grati e grate se nei suoi discorsi o nei suoi scritti dedicati a Expo 2015, e magari anche nelle attività e nei materiali che Slow Food organizzerà e distribuirà durante l’evento, si
sottolineasse il fatto che l'allattamento deve essere protetto dalla pressione commerciale dei produttori di latte artificiale. Come?
Facendo sì che tutti, produttori, distributori, operatori e servizi sanitari, rispettino il Codice Internazionale OMS/UNICEF sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno1.
E facendo sì che la legislazione europea ed italiana in materia si adegui quanto prima allo stesso.
2. Le chiederemmo anche di denunciare i danni che i produttori di latte artificiali, alcuni dei quali saranno sicuramente presenti a Expo 2015, causano alle famiglie e ai bambini di tutto il mondo. OMS e UNICEF stimano in circa 800.000 i minori di 5 anni che muoiono ogni anno per mancato o inadeguato allattamento, in gran parte dovuto alla scelta, indotta dalla pubblicità, di usare latte artificiale. Nelle immagini promozionali di Expo 2015 si vede un neonato che poppa da un seno. Le chiediamo semplicemente di aiutarci a far diventare questa immagine realtà.
Cogliamo, altresì, l’occasione per complimentarci per la posizione espressa da Slow Food International sull’entrata di McDonald’s tra gli sponsor di Expo 2015 e in attesa di una sua risposta, La salutiamo cordialmente
Palermo, 6 marzo 2015