Ciao!
Innanzi tutto ti informo che quest'anno il mio 5 per1000 è andato alla LLL, perché mi piace tanto la vostra (ma posso ormai dire nostra) filosofia su tanti punti, che vanno oltre la tetta... Ma si parte da lì, sempre.
E infatti il mio piccino, che ora ha 21 mesi, ciuccia ancora di gusto e, cosa che avevo letto nel vostro libro "Allatti ancora" e aspettavo con ansia, da quando ha iniziato a parlottare... mi chiede lui stesso la tetta con grandi sorrisi, mi fa segno di sedermi sulla sedia, si arrampica, mi abbraccia e sospira dandomi due o tre bacini, prima di attaccarsi con foga! Succhia forte e poi si stacca, indica la goccia bianca con l'indice e dice ridendo "Nenne!", nome col quale da sempre indica il latte, anche quello della mucca, che beve dalla tazza ogni mattina a colazione.
Davvero è valsa la pena di fare un po' di sacrifici quest'inverno, quando ha ciucciato di notte dai 13 ai 18 mesi, mentre non lo aveva mai fatto prima, neppure appena nato. Adesso l'allattamento è un momento di coccola insostituibile, al mattino per svegliarlo dolcemente o alla sera dopo una giornata di lavoro per accoglierlo e fargli sentire la mia presenza; è un abbraccio e un gioco che nutre entrambi di profondo amore, un modo per ricaricarci entrambi. Se sto tutto il giorno con lui, la tetta viene richiesta spesso e a pensarci bene la durata delle ciucciate varia moltissimo, ma ormai allattare è per me talmente naturale, che non mi viene neanche in mente di contare le volte e il tempo impiegato. Viceversa, se io non ci sono, il bimbo sta con tutti ed è socievolissimo, alla faccia di chi dice che chi prende il latte materno troppo a lungo poi viene su mammone... L'altro giorno per un'emergenza l'ho lasciato per un'ora in negozio alla mia amica, che ha due figli ed è una tipa sportiva e attrezzata con i giocattoli dei suoi figli; è stato bravissimo, ha giocato con le signore della zona che frequentano il negozio e quando sono andata a riprenderlo quasi non voleva venire via...