CARIE, PROBLEMI DI LINGUAGGIO, FUNZIONALITÀ ORALE: L'ALLATTAMENTO C'ENTRA?
Ogni tanto, nella nostra attività di Consulenti, veniamo contattate da genitori che hanno ricevuto il suggerimento di smettere di far poppare il loro bambino quando raggiunge i 2 anni e mezzo, a causa di un presunto impatto negativo sullo sviluppo della funzionalità orale e sullo sviluppo ortodontico fisiologico.
Per continuare a fornire informazioni basate sulle evidenze scientifiche abbiamo chiesto al nostro settore scientifico una relazione su tre studi che vengono citati a riprova di questa teoria, che sono:
- Benjamin W. Chaffee, Carlos Alberto Feldens, Marcia Regina Vitolo,"Association of long-duration breastfeeding and dental caries estimated with marginal structural models", The official Journal of the American College of Epidemiology
- P. Andretta, B. Massignani, "La TMF in Italia (Analisi e revisione critica)", I care Anno 40° numero 1
- Xiaoxian Chen, Bin Xia, Lihong Ge, "Effects of breast-feeding duration, bottle-feeding duration and non-nutritive sucking habits on the occlusal characteristics of primary dentition", BMC Pediatrics
Il settore scientifico ha fatto ben di più!
Questa che segue è la loro analisi.
Per iniziare dalle conclusioni, dobbiamo dire che le evidenze presentate non ci hanno convinte che esistano prove che l’allattamento oltre i due anni e mezzo crei deglutizione deviata, squilibri della muscolatura orofacciale o malocclusione. Cerchiamo di spiegare nel dettaglio perché. Partiamo dal problema della deglutizione deviata. L’articolo citato della dott.ssa Andretta non è a disposizione online, ma conosciamo bene l’autrice, visto che l’abbiamo avuta come ospite al Seminario de La Leche League nel 2004, e alcune persone all’interno de LLL, che seguono da vicino i temi della disfagia e della deglutizione, hanno seguito diversi suoi interventi a conferenze. La terapia miofunzionale (TMF) si occupa della rieducazione funzionale della muscolatura con esercizi e l’uso di ausili, ma a quanto ci risulta non si trova nella letteratura di questa disciplina una prova che colleghi con relazione causale l’allattamento "prolungato" ad una deglutizione deviata.
Abbiamo quindi passato in revisione diversi testi sulla deglutizione e la disfagia che alcune di noi già ben conoscevano (Wolf & Glass 1992, Arvedson 2002, Cichero 2006, Schindler 2011) per approfondire la questione, anche qui senza trovare un collegamento tra allattamento "prolungato" e disfunzioni della deglutizione. Ci siamo allora interrogate del perché di questa opinione a volte diffusa tra i logopedisti.
La maggior parte dei testi di logopedia riporta come la deglutizione evolva da una modalità infantile (in cui prevale un movimento antero-posteriore della lingua) ad una adulta (in cui prevale un movimento alto-basso) attorno ai 6 mesi. Questa teoria è stata messa in dubbio (Wolf & Glass 1992, Watson Genna 2009) e studi ecografici del movimento della suzione durante l’allattamento (Geddes et al. 2008, Elad 2013) hanno evidenziato che durante la suzione al seno la parte anteriore della lingua aderisce al seno bloccandolo sul palato, la parte centrale si muove alzandosi e abbassandosi per creare il vuoto necessario all’estrazione di latte, mentre la parte posteriore sigilla la cavità orale insieme al palato molle e durante la deglutizione si abbassa per permettere il passaggio del bolo di latte nell’esofago. (Questo movimento si può vedere nel video 1A dal minuto 1.20). Il movimento così descritto è coerente con quello della deglutizione adulta, e non sono evidenti movimenti antero-posteriori.
Altri studi (Gomes et al. 2006, Inoue et al. 1995, Nyqvist 2001 e 2006) hanno evidenziato come durante la suzione al biberon ci sia un’attivazione maggiore dei muscoli buccinatori e orbicolari della bocca rispetto ai muscoli mentale e masseteri che si usano invece prevalentemente durante la suzione al seno.
Questo sembrerebbe indicare che la suzione al biberon in effetti favorisca un movimento atipico della lingua.
Questo sembrerebbe indicare che la suzione al biberon in effetti favorisca un movimento atipico della lingua.
Deduciamo quindi che probabilmente la concezione di diversa suzione infantile e adulta deriva da osservazioni fatte su bambini nutriti con biberon, e poi erroneamente interpretata come fisiologica del neonato ed estesa alla suzione al seno senza verifica empirica.
Da questo ci sembra logico concordare sul fatto che un uso prolungato ed eccessivo di biberon e ciuccio possa avere un impatto negativo sullo sviluppo di una funzionalità orale e uno sviluppo ortodontico normale (fatto questo provato da diversi studi).
Ma da questo non riusciamo a capire come sia possibile, in assenza di prove concrete, (cioè di studi che evidenzino a livello empirico la correlazione tra allattamento prolungato e deglutizione deviata), dedurre che anche l’allattamento oltre i 2,5 anni possa avere lo stesso effetto.
Da questo ci sembra logico concordare sul fatto che un uso prolungato ed eccessivo di biberon e ciuccio possa avere un impatto negativo sullo sviluppo di una funzionalità orale e uno sviluppo ortodontico normale (fatto questo provato da diversi studi).
Ma da questo non riusciamo a capire come sia possibile, in assenza di prove concrete, (cioè di studi che evidenzino a livello empirico la correlazione tra allattamento prolungato e deglutizione deviata), dedurre che anche l’allattamento oltre i 2,5 anni possa avere lo stesso effetto.
Inoltre vorremmo far notare che la suzione al seno quando il bambino è grande non occupa una parte rilevante del suo tempo, perché il bambino normodotato ha altro da fare: deve giocare ed esplorare il mondo e non può farlo se sta attaccato al seno materno. Il ciuccio invece può tenerlo sempre in bocca mentre gioca e questo sì che può provocare alterazioni dello sviluppo orale.
Quindi la suzione al seno si caratterizza come, oltre che qualitativamente, anche quantitativamente molto diversa.
Quindi la suzione al seno si caratterizza come, oltre che qualitativamente, anche quantitativamente molto diversa.
L’ultimo studio citato sulle malocclusioni, è vero che evidenzia una correlazione tra allattamento e malocclusioni, ma è molto evidente che la relazione è di prevenzione, quindi a noi sembra che sostenga l’opposto! “Our findings indicated that failure to breast-feed or breast-feeding for only a short period was associated with a higher prevalence of posterior crossbite and no maxillary space in the primary dentition.” La rassegna della letteratura dell’articolo evidenzia chiaramente come non ci siano indicazioni che l’allattamento abbia effetti negativi sullo sviluppo ortodontico, a breve o lungo termine.
Infine, per quanto riguarda lo sviluppo di carie dentarie, dallo studio citato risulta una associazione tra allattamento oltre i 24 mesi e lo sviluppo di carie dentali. Lo studio stesso non trova una causalità, ma una associazione. Le carie hanno una eziologia multifattoriale, e ci sono altri fattori che sono esplicitamente riconosciuti come possibili, e che possono aver contribuito al risultato. Se si controlla il documento “Allattamento al seno e uso del latte materno/umano” di SIP, SIN, SICuPP, SIGENP, SIMP (che si trova cliccando qui, in particolare a pag. 28), esso cita una meta-analisi del 2015 (Tham R. et al. 2015) la cui conclusione è proprio che, mentre prima dei 12 mesi l’allattamento è protettivo per le carie rispetto alla formula, dopo i 12 mesi si evidenzia una associazione (ma non una causalità!) tra carie e allattamento le cui cause potrebbero essere legate a problemi di igiene dentaria o dieta cariogenica.
La conclusione delle varie associazioni pediatriche è che la sospensione dell’allattamento per questa ragione NON è indicata, in quanto le alternative potrebbero avere effetti negativi maggiori.
Un abbraccio e buon allattamento!
Bibliografia
- Joan C. Arvedson, L. B.Joan C. Arvedson, L. B., ed. (2002), "Pediatric Swallowing and Feeding: Assessment and Management", Singular;
- Wolf, L. S. & Glass, R. P. (1999), "Feeding and Swallowing Disorders in Infancy", Therapy Skill Builders;
- Genna, C. W. (2012), "Supporting Sucking Skills In Breastfeeding Infants", Jones & Bartlett Learning;
- Cichero, J. S. A. Y. & Murdoch, B. E. (2006), Dysphagia: Foundation, Theory and Practice, John Wiley & Sons;
- Schindler, O & Ruppolo, G. (2011), "Deglutologia", 2 ed., Omega;
- Geddes, D. T.; Kent, J. C.; Mitoulas, L. R. & Hartmann, P. E. (2008), "Tongue movement and intra-oral vacuum in breastfeeding infants", Early Hum Dev 84(7), 471-477;
- Elad, D.; Kozlovsky, P.; Blum, O.; Laine, A. F.; Po, M. J.; Botzer, E.; Dollberg, S.; Zelicovich, M. & Ben Sira, L. (2014), "Biomechanics of milk extraction during breast-feeding", Proc Natl Acad Sci USA 111(14), 5230-5235;
- Gomes, C. F.; Trezza, E. M. C.; Murade, E. C. M. & Padovani, C. R. (2006), "Surface electromyography of facial muscles during natural and artificial feeding of infants", J Pediatr (Rio J) 82(2), 103-109;
- Inoue, N.; Sakashita, R. & Kamegai, T. (1995), "Reduction of masseter muscle activity in bottle-fed babies", Early Hum Dev 42(3), 185-193;
- Nyqvist, K. H. & Ewald, U. (2006), "Surface electromyography of facial muscles during natural and artificial feeding of infants: identification of differences between breast-, cup- and bottle-feeding", J Pediatr (Rio J) 82(2), 85-86;
- Nyqvist, K. H.; Färnstrand, C.; Eeg-Olofsson, K. E. & Ewald, U. (2001), "Early oral behaviour in preterm infants during breastfeeding: an electromyographic study", Acta Paediatr 90(6), 658-663;
- Tham, R.; Bowatte, G.; Dharmage, S.; Tan, D.; Lau, M.; Dai, X.; Allen, K. & Lodge, C. (2015), "Breastfeeding and the risk of dental caries: a systematic review and meta-analysis", Acta Paediatr 104, 62-84.
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