• Il bambino non riesce ad aprire bene la bocca (oppure la apre bene) ma mi fa ancora male.

    Il dolore può essere causato anche dal bambino che poppa tenendo la lingua o il labbro inferiore in una posizione scorretta. Quando il bambino si attacca, assicurati quindi che il suo labbro inferiore non sia ripiegato all’interno della bocca e, se necessario, abbassagli il labbro inferiore per essere sicura di vedere la lingua.

    Il labbro inferiore e quello superiore dovrebbero essere rilassati ed estroflessi verso l’esterno e la bocca ben spalancata (controlla che l’angolo delle labbra sia ampio).

    Esistono situazioni in cui i bambini sono effettivamente attaccati abbastanza bene ma hanno comunque difficoltà a trasferire latte a causa di limitazioni nei movimenti della lingua (a causa di un frenulo corto, per esempio). Anche in questi casi è importante cercare di ottenere l’attacco più efficace e profondo possibile (controlla l’attacco profondo nel Video), quindi valutare bene questo aspetto è comunque necessario.

    Per evitare ragadi ed indolenzimenti, se vuoi staccare il bambino dal seno mentre poppa, non allontanarlo bruscamente, ma inserisci il dito mignolo nell’angolo della bocca, interrompendo così la suzione ed eliminando il vuoto d’aria che si è creato senza rischiare di lesionarti il capezzolo.

    Non è necessario mettere creme o disinfettare: il latte materno e la pelle dell’areola forniscono le necessarie sostanze emollienti e antibatteriche. Usa acqua semplice per la normale igiene in caso di capezzoli sani, se invece i tuoi capezzoli sono lesionati, puoi usare acqua e sapone neutro più volte al giorno per abbattere la carica batterica.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • Il bambino si attacca bene all’inizio ma non riesce a mantenere la presa.

    Se il tuo bambino si attacca al seno correttamente ma poi ti sembra che perda la presa, stringa le gengive e quindi ti provochi dolore, prova a sostenere il seno con una mano in modo da stabilizzare a posizione e non lasciar “pesare” il seno sul suo mento.

    Puoi provare anche la posizione semisdraiata, nella quale la testa del bambino poggia sul tuo corpo e la forza di gravità lo aiuta a tenere la presa efficacemente.

    Se anche sostenendo il seno o con la posizione semisdraiata il tuo bambino prede la presa, contatta una Consulente de La Leche League per ulteriori approfondimenti.

    Puoi approfondire questo argomento ancheconsultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • In quale posizione posso mettere il bambino al seno?

    Nelle prime settimane, una posizione efficace e comoda per mamma e bambino è molto importante per evitare dolori ai capezzoli e consentire alla bambina o al bambino di poppare efficacemente. Le domande legate alle irritazioni ai capezzoli sono tra le più frequenti che le mamme rivolgono alle Consulenti de La Leche League e la posizione e l’attacco efficace della bambina o del bambino al seno contribuiscono a risolvere molti di questi problemi.

    Come avrai notato, questa pagina è piuttosto lunga. Le mamme allattano da sempre, ma come spesso accade, ci vogliono molte parole per descrivere compiti in realtà semplici. Le Consulenti de La Leche League hanno una grande esperienza nel guidare le mamme a trovare la posizione più adatta al loro seno e al loro bambino o bambina.

    Se la preparazione all’allattamento ti sembra un’impresa difficile, contatta la Consulente più vicina per avere le informazioni e il sostegno necessari a rendere le cose più facili.

     

    Come trovare una buona posizione

    Trova una posizione comoda per te, che assicuri un solido sostegno alla schiena, quindi appoggia in grembo dei cuscini per sostenere le braccia e posa i piedi su un poggiapiedi o su un grosso libro.

    Accosta il bambino a te, in modo tale che non debba girare la testa per arrivare al seno e abbia le anche flesse. La bocca e il naso ma anche tutto il corpo sono rivolti verso il capezzolo.

    Se è possibile, chiedi a qualcuno che ti passi il bambino dopo aver trovato una posizione comoda. (Vedi altri dettagli nella sezione “Un passo avanti”).

    Sostieni il seno per evitare che prema sul mento del bambino, che deve essere ben appoggiato. (Vedi oltre la sezione su “Come sostenere il seno”.)

    Attacca il bambino al seno. Stimolalo ad aprire bene la bocca e avvicinalo a te sostenendogli la schiena e il collo (non la nuca) e facendo in modo che il mento si appoggi bene al seno.

    E ora goditi questo momento!

    Se avverti dolore, stacca delicatamente il bambino (mettendo un dito, pulito e con l'unghia tagliata nell'angolo della bocca per interrompere la suzione) e riprova. Nelle prime settimane, può essere necessario ripetere più volte questa sequenza. Con un po’ di esercizio, ed entrando in sintonia con il tuo bambino, troverai la tecnica più adatta a voi. Man mano che acquisisci esperienza nell’allattamento, scoprirai molte posizioni alternative, che potrai utilizzare nelle diverse poppate. Purché tu sia comoda e il bambino riesca a succhiare bene, puoi scegliere la posizione che ti è più congeniale. Prova le posizioni illustrate di seguito. Ricorda: indipendentemente dalla posizione, è molto importante portare il bambino alla stessa altezza del capezzolo. Se la posizione ti costringe a chinarti verso il bambino, rischi di provocarti dolore alla schiena, contratture al collo o alle spalle o irritazioni ai capezzoli.

     

     La posizione semisdraiata

    La posizione che probabilmente sperimenterai nel primo contatto pelle-a-pelle dopo il parto è la posizione semisdraiata o a stile libero, che trovi illustrata cliccando qui.

    È una posizione che risulta molto comoda e fisiologica per tante mamme e molti bambini; permette di rilassarsi mentre si allatta e poiché si allatta in tanti momenti della giornata, specie nelle prime settimane, vale senza dubbio la pena di provarla. 

    E se non ti senti tuo agio semisdraiata? Tranquilla non esistono obblighi o divieti in allattamento, cerca serenamente una posizione che funzioni per te. 

      

    La posizione tradizionale

    Questa posizione è la più usata dopo le prime settimane mentre all’inizio, la presa di transizione (vedi oltre) ti garantisce maggiore controllo se necessario.

    Quando allatti tenendo la tua bambina o il tuo bambino in braccio o in grembo, controlla che giaccia sul fianco, con le spalle allineate alle anche e la bocca alla stessa altezza del capezzolo. Soprattutto nei primi tempi, può essere d'aiuto usare uno o più cuscini per sorreggere gomiti e avambracci ed aiutarti a portare il bambino alla giusta altezza. Sostieni il seno come descritto di seguito nella sezione “Come sostenere il seno”. La testa della bambina o del bambino appoggerà sul tuo avambraccio mentre la sua schiena si troverà tra l’avambraccio e il palmo della tua mano. Guardando verso il basso, vedrai il suo fianco. La sua bocca dovrebbe coprire una buona porzione di seno, come se stesse dando un grosso morso ad un panino. Verifica inoltre che il suo l’orecchio, la spalla e le anche siano ben allineati, cioè che non ci siano torsioni o posizioni faticose per lui o lei.

     

    La presa di transizione

    Nel corso delle prime settimane, molte mamme trovano utile questa variante della posizione tradizionale. In questa posizione, la bambina o il bambino sono sostenuti dal braccio della mamma opposto rispetto al seno a cui si attacca: seno sinistro - braccio destro e viceversa (eventualmente appoggia il braccio su un cuscino). Il braccio materno, anche in questa posizione, porta la bambina o il bambino alla stessa altezza del capezzolo. Se ti stai preparando ad allattare con il seno sinistro, sostieni il seno con la mano sinistra usando la presa a “U”. (Vedi oltre nella sezione “Come sostenere il seno”.) Appoggia delicatamente la mano destra dietro alle orecchie e al collo del bambino, con indice e pollice dietro a ciascun orecchio. Il collo del bambino è quindi appoggiato tra il pollice e l’indice della tua mano, che sorreggono aiutando la testa. Il palmo della tua mano si trova invece tra le scapole del bambino. Assicurati che fin dall’inizio la sua bocca sia vicina al seno, con il capezzolo all'altezza del naso. Quando il bambino spalanca la bocca, avvicinalo velocemente a te usando la mano che sostiene il bambino o la bambina. La sua bocca coprirà una buona porzione di areola.

     

    La presa sottobraccio

    Questa posizione (nota anche come presa “a rugby”) è ottima per una mamma che ha subito il parto cesareo, perché il bambino è lontano dalla ferita. La maggior parte dei bambini apprezza molto questa posizione. Nella presa sottobraccio, sostieni la testa del bambino o della bambina con la mano del lato a cui si attacca, mentre la sua schiena è appoggiata al tuo braccio, col corpo posto lungo il tuo fianco, e con l’altra mano sostieni il seno con una presa a “C”. (Vedi “Come sostenere il seno”, più avanti). Il suo volto si trova di fronte a te, con la bocca all’altezza del capezzolo. La bambina o il bambino ha le gambe e i piedini sotto al tuo braccio. Anche in questo caso, i cuscini possono aiutarti a sostenere meglio il bambino.

     

    Allattare sdraiate

    Tante mamme trovano che questa posizione sia molto comoda, soprattutto di notte. Mamma e bambino giacciono di fianco, l’una di fronte all’altro, il bambino o la bambina è posizionato con il capezzolo della mamma di fronte al nasino. Puoi mettere dei cuscini dietro la schiena e dietro o tra le ginocchia, per stare più comoda e un cuscino o una coperta ripiegata dietro la schiena del bambino per sorreggerlo ed evitare che finisca a pancia in su. Invece del cuscino, puoi anche reggere la sua schiena con il braccio. Se tiene le anche flesse e orecchio, spalla e fianco allineati, ma soprattutto pancia e gambe aderenti al tuo corpo, la bambina o il bambino riuscirà a poppare più facilmente. Alcune mamme hanno visto che fare un po’ di pratica con questa posizione durante il giorno aiita a gestire poi meglio i movimenti nel bel mezzo della notte. 

     

    Come sostenere il seno

    Mentre tieni il bambino in una delle posizioni descritte in precedenza, potresti aver bisogno di sorreggere il seno con la mano libera, evitando che il peso delle mammelle possa ostacolare il bambino e facilitandogli in questo modo la poppata.

    La presa a “C”: vedi sopra, l’illustrazione della posizione tradizionale e le foto a sinistra. Sostieni il seno mettendo sopra il pollice e le altre dita al di sotto, ben lontane dall'areola. Le dita devono essere tenute ben lontane anche dalla bocca del bambino. Questa presa è utile quando si sceglie la posizione sottobraccio o una posizione in cui la bambina o il bambino sono posizionati in verticale.

    La presa a “U”: appoggia le dita di piatto sotto al seno, con il mignolo nella piega che si forma tra il seno e la cassa toracica. Lascia cadere il gomito in modo che il seno sia sostenuto tra il pollice e l’indice. Il pollice si troverà sul lato esterno del seno mentre le altre dita saranno sul lato interno. Questa presa è particolarmente utile quando si allatta nelle posizioni tradizionale e di transizione

     

    Il bambino è attaccato efficacemente?

    Al momento di attaccare il bambino, usa il capezzolo per solleticargli il labbro di sopra. Questo lo stimolerà ad aprire bene la bocca (come quando sbadiglia). Direziona il capezzolo verso il palato del bambino e avvicinalo a te facendo in modo che il mento si appoggi al seno.

    Come verificare che l’attacco della bambina o del bambino sia efficace: il suo naso è staccato dal seno, mentre il mento è attaccato, vicinissimo, sprofondato nel seno, ha le labbra ripiegate verso l’esterno la sua bocca copre una buona porzione di seno. Se l’attacco risulta scomodo o doloroso, inserisci delicatamente un dito nell’angolo della sua bocca per staccarlo e riprova.

    Quando il bambino o la bambina si attacca al seno, inizialmente succhierà senza deglutire, mentre posiziona il capezzolo in bocca e “segnala” al seno di essere pronto per l’emissione del latte. Non appena riceve il latte, vedrai mandibola e mascella in movimento, fino all’orecchio e gli vedrai fremere le tempie. Inoltre lo sentirai deglutire prima rapidamente, poi più lentamente, man mano che il suo appetito viene soddisfatto.

     

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • La posizione del bambino è corretta ma continuo ad avere ragadi/dolore. Che cosa posso fare?

    Hai verificato la posizione del bambino, l’attacco è asimmetrico, il tuo bambino spalanca bene la bocca ma... continui ad avere dolore ai capezzoli.
    Come è il seno? È morbido o è molto pieno? Il capezzolo è della sua solita forma o è stranamente poco pronunciato? Il tuo bambino riesce a prendere una buona porzione di seno e a mantenere la presa o ti sembra che “perda la presa”? Dopo la poppata il capezzolo appare deformato? Dopo aver guardato il Video sull’attacco efficace, chiama una di noi per approfondire il problema.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • La posizione semisdraiata, o "posizione a Stile libero"

    Ho sentito parlare della posizione semisdraiata, o a "stile libero". Che cos'è?

    La posizione semisdraiata, o STILE LIBERO, significa metterti comoda con il tuo bambino ed incoraggiare gli istinti naturali tuoi e del tuo bambino. Per maggiori informazioni visita il sito www.biologicalnurturing.com
     
    • Vestiti e vesti il tuo bambino come vuoi.
    • Scegli un letto od un divano dove puoi distenderti all’indietro con un buon sostegno, non sdraiata supina, ma comodamente semidistesa sulla schiena in modo che, quando porti il bambino al seno, la gravità lo tenga in posizione, col corpo aderente al tuo.
    • Con la testa e le spalle ben appoggiate, lascia che il bambino stia in contatto pancia-a-pancia con te.
    • Poiché sei semisdraiata all’indietro, il bambino può stare su di te in qualsiasi posizione vi piaccia. Controlla solo che tutta la parte davanti del bambino sia appoggiata contro di te.
    • Fai in modo che la guancia del bambino sia a contatto con il tuo seno nudo.
    • Sostieni oppure no il seno, come preferisci.
    • Aiutalo come ti sembra meglio; aiutalo a fare ciò che sta cercando di fare. Voi due siete una squadra.
    • Il bambino si sistema in una posizione che ricorda lo stile libero del nuotatore, ed è veramente libero, di muoversi come meglio crede senza che le mani o le braccia della mamma lo costringano premendogli la schiena. La sua bocca e il suo mento si posizionano in maniera fisiologica sul seno della mamma e solitamente questa posizione è di grande aiuto per le mamme che hanno dolore ai capezzoli.

     

    Rilassatevi e godetevi il piacere di stare insieme.

      

    da https://www.llli.org/breastfeeding-info/positioning/ 

     

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League, o leggendo anche https://www.llli.org/biological-nurturing-or-laid-back-breastfeeding/.

  • Sto allattando a richiesta ma inizio ad essere stanca. Come posso allattare più comodamente?

    Una premessa importante riguarda il grande bisogno di contatto che manifestano i neonati: non è solo legato al bisogno di poppare, tanto è vero che i bambini che utilizzano il ciuccio o che vengono alimentati artificialmente spesso richiedono di essere presi in braccio con la stessa frequenza degli altri. I bambini possono chiedere di stare in braccio/ciucciare per mille motivi. Questa consapevolezza dei bisogni fisiologici di un neonato aiuta spesso a tollerare la stanchezza. In ogni caso, per rendere le poppate più rilassanti, è molto importante sperimentare diverse posizioni, in modo da trovare quelle più comode e piacevoli. Molte mamme trovano tre posizioni “alternative” particolarmente utili:

    • Da sdraiata a letto
    • Da semisdraiata con il bimbo sdraiato sul corpo della mamma in senso verticale
    • Con la fascia

    Da sdraiata a letto

    Questa posizione risulta per molte mamme di fondamentale importanza di notte perché consente, una volta avviata la poppata, di abbandonarsi al sonno in tutta sicurezza e senza la preoccupazione di dover spostare il piccolo una volta che ci si è riaddormentati. Imparare ad allattare da sdraiate può essere molto utile anche di giorno, ogni volta che si sente l’esigenza di fare un pisolino o anche solo per rilassarsi un po’.

    Da semisdraiata con il bimbo sdraiato sul corpo della mamma in senso verticale

    Questa posizione è particolarmente rilassante perché la forza di gravità regge il bambino senza che la mamma debba sforzare le sue braccia. In questa posizione le mani sono libere e possono essere usate per accarezzare il bambino o sorreggere una rivista o una tazza ;-). Avere le mani libere è molto utile anche nel caso in cui la mamma abbia bisogno, durante le poppate, di usare tecniche specifiche come massaggi al seno, compressione o nel caso in cui ci si debba tirare il latte dall’altro seno mentre il bambino è attaccato.

    Con la fascia

    Allattare con la fascia permette di risparmiare tantissimo tempo. Mentre si allatta in questo modo si hanno le mani libere, dunque si possono fare le faccende di casa (con la fascia lunga 5 metri legata adeguatamente ci si può anche sporgere molto in avanti in tutta sicurezza), si può passeggiare, fare la spesa, giocare con i fratellini più grandi, addormentare il bambino. Il tutto tra l’altro è anche molto discreto – se questa è una esigenza della mamma - perché, allargando il tessuto, si può coprire perfettamente la visuale. Per imparare ad allattare con la fascia occorre prendere un po’ di pratica con questo strumento, ma le donne che l’hanno usata la considerano uno strumento indispensabile. Se hai difficoltà puoi cercare anche fra i tantissimi filmati su You Tube che spiegano come legare e indossare la fascia. Gli incontri de La Leche League, che naturalmente sono dedicati all'allattamento, sono un ottimo posto dove conoscere qualche altra mamma che ti possa passare la sua esperienza personale sulla fascia. Esistono anche fascioteche, corsi, esperti, gruppi informali che si occupano solo del tema "portare".

     

    Oltre a queste tre posizioni ne esistono tantissime altre: quella classica a culla, a rugby, scivolata, di transizione… La descrizione dettagliata e le foto di queste posizioni, definite posizioni classiche, più le indicazioni per un attacco efficace del bambino al seno, si trovano qui. Puoi personalizzare ognuna di queste posizioni a seconda delle tue esigenze aggiungendo cuscini. Sperimenta liberamente, l’importante è che tu verifichi sempre la presenza di queste condizioni generali, importanti non solo per la vostra comodità ma anche per favorire un attacco efficace:

    • Non indossare vestiti che ostacolino un allattamento comodo
    • Dovresti sentirti ben sostenuta in modo da mantenere con facilità la posizione. Possono essere utili cuscini grandi e piccoli, asciugamani o coperte da posizionare dietro la schiena, sotto le ginocchia o sotto le braccia, sgabelli e tavolini per i piedi… Ci si può trovare comodi su una sedia con schienale dritto e braccioli, su una sedia a dondolo, su una sdraio, su una poltrona… Combinando in maniera diversa questi oggetti si può ottenere una posizione molto dritta o molto adagiata all’indietro a seconda delle preferenze individuali
    • Il bambino deve essere alto e ben accostato al petto
    • Portare il bambino al seno e non viceversa
    • Il bambino deve avere il corpo rivolto verso quello della mamma, pancia contro pancia, inclinato quel tanto che basta per permettere il contatto visivo
    • Il bambino può essere in asse, con orecchio, spalla e fianco in linea, ma anche completamente sdraiato sul corpo della mamma parallelo ad essa, se la mamma è in posizione semisdraiata
    • Puoi tenere il sederino o la coscia con il palmo della mano all’insù, senza spingere. Se hai bisogno di accostare il bambino puoi spingere sulla schiena, tra le spalle in mezzo alle scapole
    • IMPORTANTE: è meglio preparare un tavolino con acqua, asciugamani, riviste, in modo da non doversi alzare durante la poppata o – peggio - patire la sete!

     (articolo di Valentina Safadi)

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

     

  • Sui capezzoli si sono formate ragadi - i capezzoli sono doloranti. Come posso fare?

    I capezzoli doloranti sono uno dei problemi più comuni delle neo-mamme. Nei primi giorni di allattamento è normale un temporaneo fastidio, che dovrebbe però passare rapidamente quando il bambino inizia a poppare con efficacia (indicativamente il tempo di contare fino a 3 poi dovrebbe passare) e durare pochi giorni; ma se il dolore diventa più intenso o dura parecchi giorni è molto probabile che ci sia qualcosa da rivedere.

    La prima cosa da controllare è la posizione del bambino quando poppa.
    Tu sei comoda? Il suo corpo è ben aderente al tuo? Pensi di poter avvicinare il sederino a te ancora un po’? Il suo pancino è ben appoggiato su di te? Le sue gambe sono raccolte sotto il tuo braccio o “a penzoloni”? A che altezza si trova il suo viso rispetto al seno?

    Un trucco che agevola un attacco efficace è partire già con una posizione “ottimale” del corpo del tuo bambino prima che prenda in bocca il seno.
    Per prima cosa controlla che il capezzolo si trovi in corrispondenza del suo nasino, non della bocca, in modo che per prendere il seno il tuo bambino debba piegare all’indietro la testa e spalancare bene la bocca.
    Il suo corpo deve essere rivolto verso di te e aderente al tuo (orecchio, spalla e anca dovrebbero essere allineati).
    Se usi un cuscino, fa’ in modo che questo sorregga le tue braccia e non il bambino, che si ritroverebbe, in questo caso, lontano e non aderente al tuo corpo.
    Raccogli le gambine del tuo bambino sotto alla tua ascella, come faresti se indossassi una borsetta senza tracolla, in modo che non si ritrovi con le gambe a penzoloni (nel caso tu lo sostenga in posizione a culla) o comunque che siano aderenti al tuo corpo.

    Quando poppa, il tuo bambino è messo così? Ha la testina un po’ all’indietro e la bocca spalancata come per fare un grande sbadiglio? In questo modo il mento arriva al seno prima del naso, ci affonda proprio dentro, mentre il naso rimane anche un pochino staccato e il capezzolo punta verso il palato, non verso il centro della bocca. Questo rende l’attacco asimmetrico, non centrale, e fa in modo che possa essere preso in bocca anche “un buon boccone di seno” sotto al capezzolo.

    In alternativa prova la posizione semisdraiata che ribalta completamente la vostra posizione mettendo il bambino sopra di te e utilizzando la forza di gravità per mantenere una posizione efficace dell’attacco al seno.
    Dei cuscini dietro la schiena possono aiutarti a trovare una posizione comoda, mentre altri cuscini appoggiati sulle tue gambe sono utili per sostenere le tue braccia (che sostengono a loro volta il bambino).

    Allattare non dovrebbe essere doloroso, se la poppata è dolorosa puoi interromperla inserendo un dito all’angolo della bocca, per eliminare il vuoto formato dalla sua bocca, sfilare il capezzolo e riprovare un attacco migliore.

    Vedi anche il video “Attaccare il bambino al seno” tra i nostri Video.
    Tra le nostre Domande e Risposte puoi leggere anche La posizione semisdraiata, o "posizione a Stile libero" e In quale posizione devo mettere il bambino al seno?

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League consultando le pubblicazioni de La Leche League.

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