Una premessa importante riguarda il grande bisogno di contatto che manifestano i neonati: non è solo legato al bisogno di poppare, tanto è vero che i bambini che utilizzano il ciuccio o che vengono alimentati artificialmente spesso richiedono di essere presi in braccio con la stessa frequenza degli altri. I bambini possono chiedere di stare in braccio/ciucciare per mille motivi. Questa consapevolezza dei bisogni fisiologici di un neonato aiuta spesso a tollerare la stanchezza. In ogni caso, per rendere le poppate più rilassanti, è molto importante sperimentare diverse posizioni, in modo da trovare quelle più comode e piacevoli. Molte mamme trovano tre posizioni “alternative” particolarmente utili:
- Da sdraiata a letto
- Da semisdraiata con il bimbo sdraiato sul corpo della mamma in senso verticale
- Con la fascia
Da sdraiata a letto
Questa posizione risulta per molte mamme di fondamentale importanza di notte perché consente, una volta avviata la poppata, di abbandonarsi al sonno in tutta sicurezza e senza la preoccupazione di dover spostare il piccolo una volta che ci si è riaddormentati. Imparare ad allattare da sdraiate può essere molto utile anche di giorno, ogni volta che si sente l’esigenza di fare un pisolino o anche solo per rilassarsi un po’.
Da semisdraiata con il bimbo sdraiato sul corpo della mamma in senso verticale
Questa posizione è particolarmente rilassante perché la forza di gravità regge il bambino senza che la mamma debba sforzare le sue braccia. In questa posizione le mani sono libere e possono essere usate per accarezzare il bambino o sorreggere una rivista o una tazza ;-). Avere le mani libere è molto utile anche nel caso in cui la mamma abbia bisogno, durante le poppate, di usare tecniche specifiche come massaggi al seno, compressione o nel caso in cui ci si debba tirare il latte dall’altro seno mentre il bambino è attaccato.
Con la fascia
Allattare con la fascia permette di risparmiare tantissimo tempo. Mentre si allatta in questo modo si hanno le mani libere, dunque si possono fare le faccende di casa (con la fascia lunga 5 metri legata adeguatamente ci si può anche sporgere molto in avanti in tutta sicurezza), si può passeggiare, fare la spesa, giocare con i fratellini più grandi, addormentare il bambino. Il tutto tra l’altro è anche molto discreto – se questa è una esigenza della mamma - perché, allargando il tessuto, si può coprire perfettamente la visuale. Per imparare ad allattare con la fascia occorre prendere un po’ di pratica con questo strumento, ma le donne che l’hanno usata la considerano uno strumento indispensabile. Se hai difficoltà puoi cercare anche fra i tantissimi filmati su You Tube che spiegano come legare e indossare la fascia. Gli incontri de La Leche League, che naturalmente sono dedicati all'allattamento, sono un ottimo posto dove conoscere qualche altra mamma che ti possa passare la sua esperienza personale sulla fascia. Esistono anche fascioteche, corsi, esperti, gruppi informali che si occupano solo del tema "portare".
Oltre a queste tre posizioni ne esistono tantissime altre: quella classica a culla, a rugby, scivolata, di transizione… La descrizione dettagliata e le foto di queste posizioni, definite posizioni classiche, più le indicazioni per un attacco efficace del bambino al seno, si trovano qui. Puoi personalizzare ognuna di queste posizioni a seconda delle tue esigenze aggiungendo cuscini. Sperimenta liberamente, l’importante è che tu verifichi sempre la presenza di queste condizioni generali, importanti non solo per la vostra comodità ma anche per favorire un attacco efficace:
- Non indossare vestiti che ostacolino un allattamento comodo
- Dovresti sentirti ben sostenuta in modo da mantenere con facilità la posizione. Possono essere utili cuscini grandi e piccoli, asciugamani o coperte da posizionare dietro la schiena, sotto le ginocchia o sotto le braccia, sgabelli e tavolini per i piedi… Ci si può trovare comodi su una sedia con schienale dritto e braccioli, su una sedia a dondolo, su una sdraio, su una poltrona… Combinando in maniera diversa questi oggetti si può ottenere una posizione molto dritta o molto adagiata all’indietro a seconda delle preferenze individuali
- Il bambino deve essere alto e ben accostato al petto
- Portare il bambino al seno e non viceversa
- Il bambino deve avere il corpo rivolto verso quello della mamma, pancia contro pancia, inclinato quel tanto che basta per permettere il contatto visivo
- Il bambino può essere in asse, con orecchio, spalla e fianco in linea, ma anche completamente sdraiato sul corpo della mamma parallelo ad essa, se la mamma è in posizione semisdraiata
- Puoi tenere il sederino o la coscia con il palmo della mano all’insù, senza spingere. Se hai bisogno di accostare il bambino puoi spingere sulla schiena, tra le spalle in mezzo alle scapole
- IMPORTANTE: è meglio preparare un tavolino con acqua, asciugamani, riviste, in modo da non doversi alzare durante la poppata o – peggio - patire la sete!
(articolo di Valentina Safadi)
Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.