Questa è una tecnica che potrebbe essere utilizzata per risolvere un ingorgo mammario, quando il seno è molto sensibile, il capezzolo è stirato e appiattito dalla tensione del seno, e la spremitura è molto difficile. Per utilizzare al meglio questa tecnica, è bene seguire le indicazioni passo dopo passo per non incorrere in spiacevoli scottature, possibilmente con l’aiuto di qualcuno. In alternativa si possono utilizzare il “massaggio a pressione” abbinato alla pressione dei polpastrelli a raggiera intorno al capezzolo (vedi Come si effettua la pressione inversa?)
La Leche League Italia ha realizzato un Video per mostrare “il metodo della bottiglia”. Guardalo prima di provare.
È necessaria la bottiglia giusta!
- Di vetro, non di plastica;
- Con capacità da 1 a 3 litri, ma non meno di 700 ml;
- Con collo largo, affinché il capezzolo possa entrarci facilmente (ideale la bottiglia dove solitamente viene venduta la passata di pomodoro).
Servono anche:
- Una pentola d’acqua calda per riscaldare la bottiglia.
- Acqua fredda per raffreddare il collo della bottiglia.
- Un panno spesso per mantenere calda la bottiglia.
Procedi in questo modo:
- Versa un po’ d’acqua calda nella bottiglia per riscaldarla, poi svuotala e riempila quasi tutta con l’acqua bollente, ma non troppo in fretta per non rischiare di rompere il vetro.
- Lascia l’acqua bollente nella bottiglia per qualche minuto, in modo che il vetro si riscaldi.
- Avvolgi la bottiglia nel panno e versa di nuovo l’acqua nella pentola svuotando la bottiglia.
- RAFFREDDA IL COLLO DELLA BOTTIGLIA CON ACQUA FREDDA, internamente ed esternamente (se non raffreddi il collo della bottiglia potresti ustionarti la pelle del capezzolo).
- Appoggia il collo della bottiglia sul capezzolo, a stretto contatto con la pelle, così da ottenere una tenuta d’aria.
- Mantieni la bottiglia ferma. Dopo qualche minuto si raffredderà ed effettuerà una delicata suzione che aspirerà il capezzolo nel collo della bottiglia.
- Il calore stimola il riflesso dell’ossitocina ed il latte comincia a fluire ed a raccogliersi nella bottiglia. Mantieni la bottiglia ferma fino a quando il latte scorre.
- Versa il latte, (non buttarlo via, mettilo in freezer!) e ripeti l’operazione, se è necessario, oppure fai la stessa cosa con l’altro seno.
- Dopo qualche minuto il dolore acuto al seno dovrebbe cominciare a diminuire e la spremitura manuale oppure la suzione diventano possibili. È importante sapere che durante un ingorgo o una mastite ciò che rende duro il seno non è solo latte, ma anche molto liquido prodotto dall’infiammazione data dal latte che è rimasto lì troppo tempo, col risultato che oltre alle zone piene di latte in quel momento, ci saranno anche zone edematose, gonfie come una caviglia che ha preso una botta, e queste parti di liquidi comprimono i dotti da cui dovrebbe passare il latte e fuoriuscire.
Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.