Assolutamente no.
Una buona produzione di latte avviene grazie allo svuotamento frequente ed efficace del seno. Il ruolo del FIL (Feedback Inhibitor of Lactation – Fattore di inibizione della lattazione), una piccola proteina contenuta nel siero del latte, è rallentare la produzione del latte quando il seno è pieno. Un meccanismo perfetto previsto dalla natura, perché permette di non sovraprodurre se non c’è richiesta. Se noi rimuoviamo spesso il FIL con poppate frequenti, la velocità di produzione del latte aumenta, mentre se non lo rimuoviamo spesso tenendo i seni pieni, la produzione di latte diminuisce.
È attraverso la frequenza e l’efficacia delle poppate che i bambini “regolano” la produzione della mamma. Possono poppare più frequentemente, lasciare un intervallo più lungo, ciucciare per più tempo, fare solo una poppatina-express per addormentarsi o per riconnettersi alla mamma: o magari hanno bisogno di aiuto per evacuare, perché sono stanchi e succhiare li aiuta a rilassarsi, perché sono piccoli in questo mondo tutto nuovo e stare accoccolati al seno della mamma li conforta e dà loro sicurezza.
Nella stragrande maggioranza dei casi questo meccanismo di domanda e offerta funziona perfettamente, perciò se i bambini sono lasciati liberi di accedere al seno quando e per il tempo che desiderano, il seno produrrà esattamente la quantità di latte che serve.
Lo svuotamento del seno e la frequenza con cui ciò avviene, sono la chiave per mantenere una produzione di latte adeguata.
Questo significa che a determinarne la produzione saranno la suzione efficace (vedi il video sull’attacco efficace qui) e la rimozione frequente da parte del bambino: “più efficacemente allatto e più latte produrrò”.
Puoi approfondire tutti gli aspetti dell’anatomia del seno al lavoro in questo articolo Anatomia di un seno al lavoro.
Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.